giovedì 13 luglio 2017

The RedNova - The RedNova (2017)

“Immaturi”: volendo riassumere il mio giudizio in una sola parola, questo sarebbe il termine che affibbierei ai giovani bolognesi The RedNova. Forse è anche ovvio che sia così: sono nati appena nel 2015, e il loro omonimo EP d’esordio risale allo scorso mese di marzo. Il genere che il gruppo esprime in esso è un energico suono a metà tra alternative metal e rock, con anche forti tinte hard rock. Non è qualcosa di inedito, ma nemmeno è così tanto sfruttato o banale; in più, i The RedNova hanno delle buone capacità per supportarlo. Il pregio maggiore del loro EP è di riuscire a esprimere riff vorticosi e di buon impatto, qualcosa che non sempre si trova nel mondo dell’alternative metal, spesso abbastanza semplificato da questo punto di vista. Questo fattore è anche ben valorizzato da una registrazione di alto livello, pulita e professionale al punto giusto, e dalle capacità tecniche del quintetto, che sembrano all’altezza. Purtroppo però il gruppo deve ancora trovare la quadratura del cerchio: sono molte le ingenuità che costellano The RedNova. La più evidente è nei ritornelli: non solo spesso sono più melodici del resto della canzone, ma anche mosci e scontati, ricordano l’alternative rock più classico e trito. Questo castra un po’ i brani, non consentendo loro di fruttare a dovere. In generale, ascoltando l’EP la mia idea è che i The RedNova debbano focalizzare meglio i loro pezzi per sfruttare al meglio le loro capacità.

Un intro echeggiato e lontano, poi all’improvviso Best of Us esplode con un’ottima potenza, a metà tra alternative metal e hard rock, evocando un mood oscuro e doloroso. È questa la norma che incide alla grande dominando gran parte delle strofe, intervallate solo a tratti da momenti più vuoti e lontani, ma che colpiscono bene con la loro aurea intimista. Non va altrettanto bene per quanto riguarda i chorus, poco catchy e abbastanza telefonati: non graffiano né con la potenza né con le melodie, che risultano scontate, già sentite mille volte e si rivelano al massimo piacevoli. Per il resto il pezzo è abbastanza valido, e anche col suo difetto risulta di qualità discreta. La successiva Walking prende vita da un lungo campionamento (diviso in due parti) preso dal classico cinematografico Ritorno al Futuro, sotto a cui comincia a svilupparsi una canzone lenta e placida, molto melodica. Questa situazione però non è destinata a durare: presto il pezzo parte come un brano hard rock/metal movimentato e coinvolgente, col ritmo incalzante del batterista Simone Spolzino sopra cui si sviluppa un riffage che incita a muoversi. Per gran parte, la norma è movimentata e presenta un senso crepuscolare che avvolge bene. È quello che viene fuori meglio nelle aperture che spuntano qua e là, meno energiche ma che fanno il loro lavoro, con il loro intimismo quasi sognante, e non stonano per nulla. Il ritmo in ogni caso non scende in nessuna delle due parti: ciò accade solo nei ritornelli, che interrompono il dinamismo del resto e si presentano di nuovo un po’ stereotipati. Stavolta però la loro impostazione è più catturante, e in fondo non danno troppo fastidio al complesso. Completa il quadro una parte centrale tortuosa, che va da momenti calmi col suono di qualcuno che fischia, a momenti rocciosissimi, con tra l’altro ottimi assoli dei chitarristi Stephane Capuozzo e Fabio Spinelli. È uno dei punti di forza di un pezzo che pur non essendo perfetto si rivela di alta qualità, uno dei migliori dell’EP.

Before You Go Away ha dalla sua un ottimo riffage di base, possente e oscuro al punto giusto. Esso regge sia i momenti strumentali più melodici che appaiono qua e là – come all’inizio – sia le strofe, anche più cupe, grazie anche alla prestazione del buon cantante Giorgio Romagnoli. Peccato che i The RedNova cadano ancora nel loro difetto tipico, stavolta anche più spinto: non solo i refrain sanno di già sentito da mille miglia, ma ammosciano in maniera drammatica il pezzo, mescolandosi male con la cupezza del resto. Paradossalmente, le sue melodie funzionano meglio al centro, quando la potenza scompare e il pezzo vira in breve su un alternative rock più tranquillo; quando è energico invece non è un granché. Insomma, è un vero peccato: nel complesso il pezzo è solo discreto, ma poteva essere di gran lunga migliore. All’inizio la seguente Set on Fire è animata e dinamica, col giro di chitarra che ancora una volta esplode alla grande. Poi però la norma tende a rallentare: le strofe sono più delicate, si dividono tra momenti da metal melodico e altri anche più morbidi, entrambi abbastanza avvolgenti. Si cambia registro coi ritornelli, stavolta più tesi della media: è il motivo per cui esplodono molto bene, con la loro essenza ritmata che coinvolge e il cantato di Romagnoli che gli dà il giusto pathos. C’è poco altro in un pezzo lineare ma ottimo, il migliore di The RedNova con Walking. A chiudere il quintetto di pezzi i bolognesi piazzano quindi My Mistakes: si comincia con un riffage roccioso che assomiglia a quello dei brani precedenti.  Poi però il gruppo comincia a cambiare le carte in tavola, con momenti di fuga vorticosa, con un vago retrogusto punk, che si alternano con rallentamenti che invece ricordano il metalcore. Pian piano però il brano comincia a evolversi verso una norma più melodica, ma stavolta non stucchevole: seppur un po’ trita, al centro trova spazio una lunga progressione a tinte alternative rock, molto sentita. Merito principalmente degli incroci tra chitarra pulita e distorta (con la seconda che sulla tre quarti scompare pure) e del frontman, che riesce di nuovo a infondere una bella tensione emotiva. Ne risulta una seconda metà forse non incisiva come la prima ma valida, per un brano che nel complesso è buono.

Per concludere, come già accennato i The RedNova hanno potenzialità sopra alla media, ma per ora sono ancora immaturi: devono chiarirsi le idee e risolvere i problemi, se vogliono sfruttarle al meglio. Questo The RedNova è un lavoro discreto, piacevole per lunghi tratti, ma da un gruppo come i bolognesi è lecito aspettarsi di più. Auguro quindi loro di riuscire a crescere al meglio, e di esprimere al cento percento tutto quello che, sono certo, siano in grado di dare.

Voto: 68/100 (massimo per gli EP: 80)

Mattia

Tracklist:
  1. Best of Us - 04:38
  2. Walking - 05:05
  3. Before You Go Away - 03:48
  4. Set on Fire - 04:30
  5. My Mistakes - 03:41
Durata totale: 21:42

Lineup:
  • Giorgio Romagnoli - voce
  • Stephane Capuozzo - chitarra
  • Fabio Spinelli - chitarra e programming
  • Fabio Caffara - basso
  • Simone Spolzino - batteria
Genere: alternative rock/metal
Sottogenere: alternative hard rock
Per scoprire il gruppo: la fanpage Facebook dei The RedNova

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