Il lavoro inizia con un breve intro che non aiuta a capire quello che verrà dopo. Il risultato è che quando parte Vespucci resti abbastanza spiazzato. Tutto l’album ricorda molto una colonna sonora per un western space cupo e alienante. Trovo che sia una scelta che paga, perché il genere proposto non si sente molto e questo può renderli fin da subito riconoscibili soprattutto da noi, dove lo stoner non è uno dei generi più conosciuti.
Paradossalmente il punto di forza e quello debole, coincidono: La scelta di suoni grezzi e sporchi, porta anche ad una registrazione che lascia un po’ a desiderare. Certo aumenta l’idea della polverosità, però si perde un po’ di nitidezza.
Certo, non ci sono solo lati negativi, anzi: le canzoni si susseguono in maniera ottima e soprattutto coerenti senza però risultare monotone. Viene voglia di riascoltare l’album appena terminato e questo è un segnale che i Mexican Chili Funeral Party non annoiano.
Insomma, siamo davanti ad un buon gruppo. A mio avviso hanno solo bisogno di limare qualche suono troppo stridente e di migliorare nella registrazione, ma la strada è chiaramente segnata. Se vi piace lo stoner con un po’ di influenze alternative, date ai Mexican Chili Funeral Party una chance, potrebbero stupirvi.
Voto: 86/100
Monica
Tracklist:
- 01 - 00:52
- Vespucci - 04:36
- Power of Love - 03:54
- La Ballata del Korkovihor pt.II - 01:49
- Ranger - 03:48
- Waiting for the Sun - 04:00
- 1605 - 03:16
- Lu Curt - 07:45
- Tomahawk - 02:59
- 11 - 03:03
- Seul B - 05:33
Lineup
- Alessio Capatti - voce e chitarra
- Andrea Bressa - chitarra
- Mr. Diniz - chitarra e tastiere
- Carlo Perego - basso
- Andrea Rastelli - batteria
Sottogenere: alternative stoner/hard rock
Per scoprire il gruppo: la fanpage Facebook dei Mexican Chili Funeral Party
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