Il problema maggiore che salta subito all’orecchio ascoltando Tutti i Colori del Buio è una sorta di omogeneità tra le canzoni. Hanno il grosso problema di somigliare moltissimo le une alle altre e questo è veramente molto castrante. Non c’è una canzone che possa fare, diciamo, da hit che trascini tutto l’LP.
Al netto di tutto questo, ci sono comunque dei lati positivi che meritano di essere analizzati: in primis, che spicca molto, è l’uso della lingua italiana per i testi. Questi riescono ad essere ovviamente più immediati per gli ascoltatori, ma soprattutto riescono ad avere una certa poetica che dà una marcia in più. Inoltre, per quanto un po’ monotona, la parte strumentale è molto bella: infatti alcuni pezzi hanno molta più atmosfera, un po’ malinconica, un po’ retrò, ma che rendono bene.
Insomma, i Nautha dovranno fare meglio al prossimo giro: le carte buone le hanno, devono solo sparigliarle un po’ meglio. Nel frattempo li aspetto al varco.
Voto: 65/100
Monica
Tracklist:
- Serpentine - 05:20
- Libra - 03:26
- La Danza Immobile - 04:13
- Un Modo di Essere Esseri Umani - 04:45
- Ragazzi Perduti - 03:38
- La Rivoluzione - 05:04
- Millenovecentoottanta - 08:37
- Storia del Cabalista - 05:24
- Nos Da - 05:00
- Akhenaton - 08:31
Lineup:
- Antonio Montellanico: voce, chitarra e basso
- Pierpaolo Cianca: chitarre
- Giorgio Pinnen: batteria
Sottogenere: alternative psichedelico
Per scoprire il gruppo: la fanpage Facebook dei Nautha
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