Come si diceva nell’incipit, The Seeker è un album oscuro: devo dire che ci vuole un po’ per entrarci e apprezzarlo. Inizialmente il suono è quasi stridente, attrae poco, ma già ad un secondo ascolto si capisce che c’è qualcosa di più. Quello che prima sembrava dissonante, diventa il suono dell’alienazione e riesce a far andare a posto tutti i nove pezzi dell’album.
Inoltre The Seeker non patisce di uno dei grandi difetti degli album d’oggi: la mancanza di hit. In questo caso la parte del leone la fa Higher: già dopo il primo ascolto mi sono ritrovata a canticchiarla e questo penso sia un punto di forza soprattutto per chi deve far conoscere il proprio lavoro. C’è bisogno di un brano che acchiappa subito e questo lo fa alla perfezione. Inoltre ha anche il gran pregio di non annoiare, perché i brani pur mantenendo lo stesso stile oscuro, riescono a variare a abbastanza per non sembrare ripetitivi.
Insomma, Jack Brain è una bella scoperta. Ovviamente lo attendo al varco con la seconda parte di The Seeker, sperando che sia altrettanto bella. Per ora vi consiglio di tenerlo d’occhio, perché merita molto.
Voto: 92/100
Monica
Tracklist:
- The Seeker - 03:29
- Relive - 02:30
- Roger Rabbit - 03:23
- Out of the Box - 04:03
- Higher - 03:34
- The Frame - 03:58
- Dissolute Guy - 02:31
- Zen - 04:13
- Oroboro - 02:56
Lineup:
- Jack Brain - voce, tutti gli strumenti
Per scoprire il gruppo: la fanpage Facebook di Jack Brain
Nessun commento:
Posta un commento