Godspeed è un concept album sulla morte. Non sul normale fine vita che prima o poi prenderà ognuno di noi, bensì su morti famose, quasi tutte suicidi, che sono avvenute nel mondo. Ce ne sono alcuni famosi, come quello di Franz Reichelt, l’uomo che si buttò dalla Torre Eiffel per provare il suo paracadute (diciamo più morte accidentale, che suicidio), oppure Peg Entwistle, attrice degli anni ’30 che si gettò dalla H di Hollywood dopo aver partecipato ad un solo film, oltretutto uscito dopo la sua dipartita.
Questo tema porta inevitabilmente i Crone a sfoggiare un bellissimo rock oscuro, sì, ma soprattutto con una malinconia di fondo che rende molto bene. L’intro iniziale ben accompagna l’ascoltatore nel vivo dell’album proprio grazie alla sua delicatezza. Inoltre i tedeschi riescono anche a diventare più arrabbiati che tristi: prova ne è la struggente The Perfect Army, dedicata al piccolo Alan Kurdi, siriano che annegò davanti le spiagge della Grecia fuggendo dalla guerra civile e che tutti noi ricordiamo per la sua foto che fece il giro del mondo.
Goodspeed è un album particolare: non è un cd che puoi ascoltare con la testa persa dietro ad altre cose. Va assaporato, perché è pieno di sfaccettature che permettono all’opera di non annoiare mai.
Insomma, siamo di fronte ad un grandissimo lavoro: spero veramente che i Crone possano farsi conoscere il più possibile, perché a mio avviso valgono tantissimo. Dategli una possibilità, non ve ne pentirete!
Voto: 97/100
Monica
Tracklist:
- Lucifer Valentine - 02:28
- The Ptilonist - 06:51
- Mother Crone - 04:23
- The Perfect Army - 05:48
- Leviathan’s Lifework - 05:47
- H - 06:13
- Demmin - 05:14
- Godspeed - 12:24
Lineup:
- Phil Jonas - voce
- Pascal Heemann - chitarra
- Daniel Meier - basso
- Markus Renzenbrink - batteria
Per scoprire il gruppo: la fanpage Facebook ufficiale dei Crone
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